Nel nostro laboratorio è possibile scegliere il tipo di lavorazione più congeniale al recupero dell'oggetto, in alcuni casi casi un rincollo dei singoli pezzi è risolutivo, in altri è richiesto un restauro di tipo conservativo o museale, in altri l'intervento richiesto è del tipo antiquariale, cioè non si deve vedere. I costi ovviamente sono rapportati al restauro scelto.
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Qui di seguito alcuni esempi di restauro:
Fig.1: Crespina di Montelupo del XV sec. prima e dopo il restauro. L'intervento è di tipo conservativo con ritocco sottotono.
Fig.2: Versatoio napoletano del XIX sec. Qui l'intervento è di tipo conservativo
con ritocco non sottotono, un tipo di intervento tra il museale e l'antiquariale, indicato spesso per una clientela privata
Fig.3: Grande maiolica di Deruta del XVII sec., prima e dopo il restauro. Intervento simile per tipologia a quello riportato alla figura 2
Grande mensola policroma della Manifattura Minghetti di Bologna, XIX sec.
Prima e dopo il restauro: in questo caso l'intervento è di tipo antiquariale o "estetico" per differenziarlo dal "conservativo". si può notare la ricostruzione
delle parti mancanti e relativa smaltatura
"Il Sig.Bonaventura" memoria di momenti passati in questa deliziosa statuina in porcellana di Fabris prima e dopo l'intervento che ne ha ripristinato il valore estetico
Si effettuano restauri anche sul vetro, rincolli e ricostruzioni, l'esempio qua sotto di un calice./
Mano in ceramica restaurata con l'antica pratica giapponese "Kintsugi"
Il restauro del gesso ai profani può apparire più semplice, non è così:
qui sotto una testa del XIX sec. raffigurante Lorenzo Ghiberti
Si eseguono interventi sulla terracotta, sia di tipo conservativo che di tipo estetico, qui di seguito un tondo firmato Benvenuti